Vincenzo Agostino, Una vita dedicata alla ricerca della verità…

Alla ricerca della verità

“Legalità dobbiamo essere tutti noi. Legalità è responsabilità, anzi corresponsabilità.

 Legalità è speranza. E la speranza si chiama “noi”.

La speranza è avere più coraggio. Il coraggio ordinario a cui siamo tutti chiamati:

quello di rispondere alla propria coscienza.”

 (Don Luigi Ciotti, fondatore Associazione Libera) 

 

Ci giunge notizia della scomparsa  di Vincenzo Agostino.  Per tanti anni si è battuto per ottenere giustizia per la morte del figlio Nino, l’agente di polizia assassinato dalla mafia, assieme alla moglie incinta Ida Castelluccio, l’8 agosto del 1989. Era conosciuto per il suo impegno e per la lunga barba bianca: l’avrebbe tagliata solo dopo che fosse stata fatta verità sui mandanti del duplice omicidio e sul depistaggio delle indagini. Sua moglie, Augusta Schiera, era morta nel 2019, ma Vincenzo Agostino ha continuato senza sosta la sua battaglia fino all’ultimo. Si è spento a 87 anni. La sua barba era diventata il simbolo della sua battaglia per la conoscenza della verità. Da quel tragico 5 agosto 1989 non si era più rasato e aveva promesso che lo avrebbe fatto solo dopo aver ottenuto giustizia. Lo ricordiamo perchè, nell’ambito delle iniziative di Educazione alla Legalità la nostra scuola, nel lontano 13 marzo 2014,  presso l’ aula “Rocco Chinnici” della Sede Centrale, lo ha ospitato con la moglie Augusta. Da anni i coniugi Agostino andavano nelle scuole per far conoscere la loro storia e sensibilizzare i ragazzi ai temi della legalità e della giustizia. Insegnavano ai ragazzi a non essere omertosi e su di essi riponevano le loro speranze, perché sulle loro azioni si può costruire un mondo migliore, più giusto. Un incontro che è rimasto nel cuore, che ha avuto come protagonisti non solo i coniugi Agostino, ma gli stessi ragazzi, con le loro domande, le loro lacrime, la loro sensibilità e curiosità di adolescenti. Tutti avevano ascoltato in religioso silenzio e con forte partecipazione emotiva le parole di Vincenzo. Parole forti, dure e pungenti, come la sua lunga barba bianca che continuava a lasciar crescere in segno di protesta, fino a quando giustizia fosse stata fatta. Un incontro pregno di emozione, che ha lasciato un segno profondo nei presenti.

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